Alberto Arbasino, tra le icone del mondo della cultura italiana dell’ultimo secolo, è morto domenica 22 marzo all’età di 90 anni. Elogi e commozione sono giunti da ogni dove. In piena emergenza da Covid-19, anche il presidente Mattarella ha voluto ricordare chi «ha impresso un segno nella letteratura italiana del Novecento lasciando un vuoto». È curioso però che in tanti anni nessuno abbia mai avuto il coraggio di fare un benché minimo appunto alla sua sterminata produzione letteraria. A tutti gli effetti l’intellettuale di Voghera risulta (trasversalmente) un intoccabile.