Nell’attuale atteggiamento della Chiesa nei confronti del da farsi di fronte all’epidemia da coronavirus si nota in modo molto evidente la grande assenza della Dottrina sociale della Chiesa. Non sono al corrente di vescovi che abbiano parlato in questo senso. In generale si è auspicata una generica solidarietà e una generica speranza, sostenendo che “insieme ce la faremo”. Quando non si è continuato a riproporre i temi del riscaldamento globale, della tutela dell’ambiente e delle migrazioni che col coronavirus non hanno niente a che vedere. Alla loquacità su questi argomenti ormai piuttosto scontati in bocca ad ecclesiastici, ha corrisposto una pressoché totale afasia su cosa abbia da dire la Dottrina sociale della Chiesa sullo sconvolgimento prodotto dall’epidemia. Mentre chiudevano le chiese e si sopportava senza protestare le restrizioni governative e i soprusi delle forze dell’ordine, si mostrava anche un’assenza nell’uso della Dottrina sociale.
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