Come giustamente sottolineato dalla Sargentini sul Corriere della Sera, ai committenti italiani dei 6 di 43 bambini bloccati nella clinica ucraina dell’utero in affitto di Kiev non è stato dato il permesso di partire perché«in Italia la pratica è vietata dalla legge 40 e la registrazione all’anagrafe delle coppie committenti potrebbe rappresentare un falso in atto pubblico come stabilito nel 2018 dalla Cassazione a sezione unite in cui si ribadisce il diritto del minore alla verità sulle proprie origini»…
LEGGI: LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Il metodo radicale. Spot all’utero in affitto e censura dei diritti dei 46 bimbi bloccati a Kiev