COMUNICATO STAMPA
Ma é uno scherzo di cattivo gusto? Siamo in piena crisi e il Presidente del Consiglio, con l’occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, coadiuvato dalle dichiarazioni odierne del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha lanciato la volata ad una legge contro l’omofobia entro l’estate, che appare inutile visti gli ultimi dati Oscad che parlano chiaro.
Sembra piuttosto attenta a soddisfare una piccola lobby LGBT di cui magari fa parte il suo capo comunicazione Rocco Casalino?” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
“Forse il premier Conte si deve sdebitare con Casalino per avergli fatto da parafulmine durante i giorni più bui dell’emergenza coronavirus servendogli su un piatto d’argento una legge sull’omotransfobia? Perchè ragioni vere non esistono e allora bisogna inventarne” hanno continuato Brandi e Coghe.
“Se venisse portato avanti questo obiettivo, siamo di fronte a uno scandalo, un “reato di opinione” che verrebbe approvato in quattro e quattro otto, proprio durante uno stato di “emergenza” dove gli italiani sono reclusi e le violenze contro gli omosessuali inesistenti” hanno proseguito.”Ma vediamo la scienza dei dati cosa dice. Una vasta ricerca condotta nel 2019 dall’agenzia per i diritti fondamentali dell’UE (Fra) contro i crimini motivati dall’odio e la discriminazione contro le persone LGBTI, spiega come la percentuale di gay e lesbiche italiane che dichiarano di aver subito discriminazioni e violenze sia molto inferiore alla media europea, così come è ancora più ridotta, la percentuale di coloro che affermano di essere stati molestati negli ultimi 12 mesi.
Insomma, le violenze legate all’orientamento “di genere”, in Italia sono in calo, mentre risultano allarmanti i dati relativi agli episodi di razzismo e, anche gli atti di discriminazione contro gli obesi (a cui si tende a non dare alcuna importanza) che superano quelli contro gli omosessuali. Chissà perché per proteggere (dati alla mano) i “veri” discriminati, non si fa assolutamente nulla, né a livello culturale, né tantomeno ci si sogna di creare leggi ad hoc per tutelarli” ha concluso Pro Vita e Famiglia.
Roma, 17 maggio 2020