GRANDI RELIGIONI. DOLORE, MALATTIA, MORTE
Nella nostra società multiculturale, multietnica e multireligiosa, chi assiste il malato incontra molti pazienti non cattolici e non cristiani.
Si calcola attualmente in cinque milioni gli stranieri presenti in Italia con “regolare permesso di soggiorno”, più quelli che non posseggono documentazione e i “nuovi italiani”, ossia cittadini nati in Italia da genitori non italiani.
Il 54% degli stranieri professa il cristianesimo, suddiviso tra cattolici, ortodossi e protestanti. Un terzo è musulmano essendo l’islamismo la seconda religione praticata sul suolo italiano. Troviamo poi gli induisti calcolati al 2,6%, i buddhisti al 2%, l’induisti al 0,3%, il Sirkismo allo 0,2% e l’ebraismo allo 0,1%.
I dati presentati sono generici poichè attinti da sondaggi e da proiezioni, non possedendo una registrazione civica delle appartenenze religiose, come pure non possiamo scordare che ogni persona vive e concretizza la sua spiritualità e religiosità con gradualità e accentuazioni differenti.
E, pure loro, si ammalano!
A questi pazienti va offerta accoglienza e rispetto ma per far ciò serve conoscere. Illustreremo quindi le Grandi Religioni evidenziando, dopo una breve introduzione, come sono vissute la sofferenza e la morte, ed offriremo alcuni consigli per accostarli adeguatamente.
Da ultimo ci preme sottolineare che anche “gli stranieri” ci donano importanti insegnamenti particolarmente riguardanti la pazienza, la fortezza d’animo e la fedeltà alle loro tradizioni. San Giovanni Paolo II nel viaggio in Giappone affermò: “Nelle virtù della benevolenza e del bene, della delicatezza e del coraggio che vengono esaltate dalle vostre tradizioni religiose io ritrovo i frutti dell’opera di quello Spirito divino che, secondo la nostra fede, è ‘amico dell’uomo, riempie la terra e tutto contiene’ (Sap. 1,6-7). Lo stesso spirito crea in tutti gli uomini e in tutte le religioni quest’ apertura alla trascendenza, questa ininterrotta ricerca di Dio, che può essere interpretata dall’uomo solo come risposta alla ricerca di Dio” (22 febbraio 1982).