Nell’intervista a «L’Osservatore Romano», Amato affronta il tema della ricostruzione post epidemia. In questa crisi, spiega, «non basta la resilienza», che pure molte persone hanno dimostrato di saper praticare: sarebbe come cercare di prevenire un conflitto atomico rifugiandosi in un bunker. Occorre invece essere trasformativi e perseguire l’ideale di un benessere diverso, “multidimensionale”.