«Comprendere gli altri è più difficile di quanto crediamo. Quando giudichiamo uno sconosciuto — il collega appena assunto, la ragazza che ci piace, il nuovo vicino di casa — ci basiamo sulla nostra esperienza. Decidiamo se fidarci o non fidarci in base a un unico margine di paragone: noi stessi. Ma questo rende il margine di errore altissimo».