Pubblichiamo l’intervento di Bernard Ginoux, Vescovo di Montauban, in merito al disegno di legge sulla bioetica che sta proseguendo il suo iter nonostante la gravità dei contenuti normativi. Oltre a cancellare la paternità, permettendo a chiunque di accedere alla Pma, si permette la creazione di figli allo scopo di soddisfare desideri che richiedono pratiche fuori controllo: si cerca di rendere l’embrione figlio di due donne, si amplia la selezione degli embrioni creati per “curare” i loro fratelli malati, si introduce la doppia donazione di gameti e si creano chimere. Il Ddl è stato stravolto dall’Assemblea Nazionale il 29 giugno durante una sessione d’urgenza, sebbene, secondo un sondaggio IFOP, 7 cittadini su 10 ritengano che questo progetto di legge debba essere sospeso o ritirato dando la priorità alla gestione delle conseguenze economiche e sociali della pandemia.
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Il 27 luglio 2020 i deputati hanno ripreso in seconda lettura il progetto di legge sulla bioetica. Un progetto che viene portato avanti a grande velocità mentre la società francese sta gradualmente emergendo dal calvario del coronavirus e ha altri temi di preoccupazione: difficoltà economiche, crisi ecologiche, incertezze sul ritorno a scuola, disoccupazione, giovani non inclusi nella società e grande crisi di fiducia. Sarebbe facile continuare tale elenco, ma non è questo il punto.
L’argomento più serio che interessa molti di noi è la fretta di far passare questo disegno di legge per imporre nuove tecniche riproduttive che disumanizzano la persona umana, rendono il bambino un oggetto, selezionano gli embrioni, creano chimere, eliminano la paternità e il rapporto sessuale tra uomo e donna e, naturalmente, aprono la porta a profitti infiniti per i laboratori. Questo progetto non è degno della nostra umanità che non può accettare che gli esseri umani nascano, vivano e muoiano secondo i criteri del desiderio e dei processi tecnici.
È questa la missione della medicina? È questo l’obiettivo della ricerca scientifica? Il progresso è solo nella trasgressione dell’umano? La bioetica sta cedendo il passo alla tecnologia e al profitto? Per illustrare questa riflessione, prenderò solo due esempi che la legge, se approvata, consentirà di ottenere.
1. Il “metodo ROPA”, come ha spiegato chiaramente il relatore Jean-Louis Touraine, consentirà a due donne che vivono in coppia di avere un figlio “insieme” (da entrambe). Ciò che è impossibile naturalmente sarà risolto con questo metodo: l’ovulo di una delle due donne, fecondato da un “donatore” di sperma anonimo, è impiantato nell’utero dell’altra donna. Questo processo viene anche chiamato “maternità condivisa”: una donna è la madre, l’altra è la madre surrogata.
Naturalmente in questa pratica la paternità scompare e le due donne si considereranno le due madri. Il bambino non saprà più da dove viene, poiché due donne affermano di essere sua madre mentre non ha un padre. Non ci troviamo più in un trattamento medico dell’infertilità ma in una tecnica che fa concepire un bambino senza unione sessuale. La legge può rendere legittimo questo processo procreativo? La legge può essere coperta dalla previdenza sociale? Il bambino diventa un prodotto che vogliamo ma che produciamo in base alle circostanze e che viene rimborsato dalla società.
2. Chimere: Il disegno di legge suggerisce (articolo 15) la possibilità di creare un embrione che includa cellule umane e cellule animali: «L’inserimento di cellule staminali pluripotenti indotte in un embrione animale ai fini del suo trasferimento nella donna» sarebbe autorizzato. Questi risultati sperimentali sono già stati raggiunti in alcuni Paesi: modificano il DNA della cellula e sostituiscono un gene con un altro. Dopo varie manipolazioni e l’introduzione di cellule staminali umane nell’embrione animale, si ottiene così un embrione chimerico (cellule umane e cellule animali). L’accettazione di questo processo è giustificata per poter rimuovere organi (cuore, fegato, ecc.) dagli animali così ottenuti e poi uccisi dopo la rimozione degli organi che rimpiazzerebbero gli organi umani mal funzionanti. Questa è la ragione dichiarata; ma creare e poi uccidere animali che hanno segni umani annuncia una grave deriva.
Ho preso questi due esempi dal progetto che dovrebbe essere approvato il 1° agosto (per alzata di mano!) E di fretta. Questa non è più scienza al servizio dell’uomo ma apertura al disumano. Trasgredire i limiti non farà crescere l’umanità. Una seria riflessione sulla persona umana mostra che questa nuova antropologia nega l’origine e la fine dell’uomo per renderlo manipolabile dalla tecnologia in base a diversi capricci e situazioni instabili: il desiderio di un bambino a tutti i costi, quando c’è solo desiderio di soddisfare le proprie voglie, non è il dono di sé stessi nell’amore condiviso, perciò si rimane sterili anche se si fa un figlio. Come dice spesso Papa Francesco, «tutto è collegato»: non possiamo, a buona ragione, promuovere l’ecologia integrale, onorare la natura, gli animali, il pianeta e violare il diritto del bambino di avere un padre e un una madre, non rispettando l’embrione umano, non riconoscendo che l’essere umano è una creatura e che ha un creatore. Tutto ciò che può sollecitare la ragione dei nostri parlamentari deve essere fatto per il bene di tutti. La legalizzazione della trasgressione sarebbe la porta aperta a tutte le violenze.
Bernard Ginoux – Vescovo di Montauban