Il nuovo slogan che si va diffondendo nel mondo strabico dei “nuovi diritti civili” è il “diritto” alla “fertility equity”, cioè diritto a un figlio per tutti.
Il New York Times spiega che il movimento nato dietro questo slogan auspica un futuro in cui la capacità di avere figli non sia più limitata dalle condizioni economiche, sessuali, di genere o biologiche.
Così la società sarà davvero equa, secondo Ron Poole-Dayan, fondatore e direttore esecutivo di Men Having Babies , un’organizzazione no profit di New York che aiuta gli uomini gay a diventare padri attraverso l’utero in affitto. «La vera uguaglianza non si ferma al matrimonio, ma deve abbattere le barriere che le persone LGBT devono affrontare per mettere su “famiglia”».
Perché l’infertilità non è un problema fisico, ma una condizione sociale, secondo Catherine Sakimura, del National Center for Lesbian Rights.
Le compagnie assicurative e la previdenza sociale, quindi, devono coprire completamente i costi per la fecondazione artificiale e per l’utero in affitto, per tutti, coppie omosessuali e non.
Fonte: www.nytimes.com