Data per morta e sepolta dai quotidiani italiani, l’idrossiclorochina sta risorgendo come l’Araba fenice dall’oblio nel quale Aifa l’ha relegata per la cura del covid. Un’imminente sentenza del Consiglio di Stato prevista per il 10 dicembre e uno studio scientifico pubblicato ieri sulla rivista Sciencedirect, dal quale si dimostra che l’idrossiclorochina è significativamente efficace nella cura precoce del virus, possono ribaltarne il destino. E soprattutto convincere le autorità sanitarie che nella cura domiciliare del covid-19, quindi con paziente sintomatico, anche con polmonite seria, ma non grave, si può puntare sul noto antimalarico.