Il presidente democratico spaccia fake news in libertà, mentre gli “esperti” americani fanno terrorismo. Sono le due facce della stessa sbagliatissima strategia per combattere la pandemia
Non sarà controverso come Donald Trump, non sarà il nemico numero uno da abbattere per la stampa mainstream come il tycoon, ma anche Joe Biden di pasticci nella gestione del Covid-19 ne ha combinati molti. E mentre la confusione negli Stati Uniti regna sovrana, anche i grandi giornali americani hanno dovuto ammetterlo a malincuore.
Mascherina, vaccini e Covid-19
Già quando il presidente democratico il 21 luglio dichiarò alla Cnn che «chi si vaccina non prenderà il Covid-19», i solerti fact-checker americani si sono visti costretti a smentirlo. Il vaccino resta il miglior ritrovato a disposizione per combattere la pandemia, ma i dati certificano che, al momento, non è ancora risolutivo. Biden si è spinto fino a dichiarare che «è semplice: se sei vaccinato, non finirai in ospedale, non entrerai in terapia intensiva e non morirai». Una dichiarazione ridicola per cui è stato giustamente rimbrottato dai media amici e sbertucciato da quelli nemici.
Per incentivare la campagna di immunizzazione, Biden ha anche assicurato che chi è vaccinato può non indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. Nonostante abbia abbassato il tiro, anche la nuova promessa si è infranta contro il muro del nuovo studio diffuso dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie americano (Cdc). Secondo gli esperti, infatti, anche a causa dell’elevata contagiosità dell’ex variante indiana (oggi variante Delta), i vaccinati infetti trasmettono il virus tanto quanto i non vaccinati.
La confusione degli “esperti”
Il Cdc è stato sommerso di critiche per non aver sottolineato che soprattutto il vaccino Pfizer resta efficace nel prevenire le infezioni in oltre l’80 per cento dei casi. Gli esperti hanno gettato nello sconforto molti americani anche quando hanno raccomandato di utilizzare la mascherina nel 75 per cento del territorio americano, a prescindere dalla vaccinazione con una o due dosi. «Servono misure estreme», hanno scritto.
Se il Cdc è finito nell’occhio del ciclone per aver instillato negli americani il dubbio che il vaccino in ultima istanza sia inutile, Biden ha fatto la stessa fine per aver illuso gli americani che basti il vaccino per risolvere la pandemia. Sono due facce della stessa medaglia: né gli esperti, né il presidente democratico hanno comunicato in modo corretto diffondendo, in un caso, allarmismo a buon mercato, e nell’altro un “liberi tutti” senza basi scientifiche.
«Biden ha cantato vittoria troppo presto»
È in sintesi quello che una delle studiose più ascoltate in America, Leana Wen, ha dichiarato a Yahoo News. «Biden ha cantato vittoria troppo presto», ha spiegato l’ex commissario alla Salute pubblica di Baltimora e docente di Medicina d’urgenza alla George Washington University, accusando l’amministrazione democratica di fare gli stessi errori di quella guidata da Trump. «Il vaccino è come un buon impermeabile: ti protegge dalla pioggia. Ma se diluvia prima o poi ti bagni».
Ecco perché è importante vaccinarsi e imparare a convivere con il virus, senza inseguire il miraggio del rischio zero. La stessa Leana Wen insiste ad esempio sull’apertura delle scuole in presenza senza se e senza ma a prescindere dai vaccini:
«Credo che con l’arrivo dell’autunno quasi tutte le scuole saranno aperte con il personale in presenza. Abbiamo ormai prove schiaccianti sul fatto che le scuole siano uno dei luoghi più sicuri per i bambini, dal punto di vista della trasmissione del Covid-19. Inoltre le scuole sono ovviamente fondamentali per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini».
Proprio questa settimana il governo italiano dovrà decidere come riaprire le scuole e se imporre a tutti gli studenti non vaccinati la Dad. Il premier Mario Draghi e la sua variegata coalizione dovrebbero stare attenti a non ripetere gli stessi errori degli Stati Uniti.
Leone Grotti
Tempi
3 Agosto 2021