La Repubblicana Kathy Barnette, che si è concessa in una lunga intervista a ‘LifeSiteNews’, è in corsa per l’elezione nel prossimo 2022 al Senato degli Stati Uniti in Pennsylvania.
Nata in Alabama e cresciuta in una casa senza isolamento termico e acqua corrente, la giovane Kathy ha imparato presto la dura realtà della povertà. “Sono cresciuta in estrema povertà, eppure, per grazia di Dio, sono stata in grado di ritagliarmi una vita”. Sua madre, Mamie Jo, rimase incinta addirittura a 11 anni a causa di uno stupro. Le circostanze che circondano il suo concepimento hanno giocato un ruolo fondamentale nella personalità di Barnette. “Non sono diventata ardentemente pro-vita perché l’ho ereditato dai miei nonni”, ha spiegato, “sono arrivata a questo punto perché è una parte del mio percorso personale e negare quella vita nel grembo materno sarebbe in gran parte negare me stessa”.
Kathy non tiene per sé la sua esperienza e le sue argomentazioni pro life, le condivide ad ogni occasione ed in ogni dibattito. “Penso che a volte, come pro-life, crediamo di dover convertire le persone al momento, ma la vita è più complicata di così. Il potere di raccontare le nostre storie e la mia storia è che poi la gente comincia a ridefinire le proprie priorità”.
La testimonianza viva di una esperienza concreta, in questo caso di una vita reale e vissuta, mette all’angolo ogni ‘ragionamento’ pro aborto. Allo stesso modo, la Barnette ha espresso ottimismo circa l’apparente volontà della Corte Suprema di rivisitare le decisioni precedenti sull’aborto, anche se ha messo in guardia dalle tentazioni totalitarie dei ‘Democratici’ dicendo che essi “sono entrati in carica e vogliono il controllo assoluto di tutta la nostra vita”.
Così, con grande libertà e lucidità, Kathy Barnette mette in guardia verso pericoli per la libertà di coscienza e religione conseguenti all’obbligo di vaccinazione: “Se permettiamo loro di costringere il popolo americano ad andare contro la propria coscienza, a violare la propria libertà di religione, perché, per alcuni, non prendere il vaccino è una convinzione personale, basata sulla fede, questo sarà solo un precedente di altri abusi”. La candidata repubblicana è anche una grande sostenitrice del Presidente Trump, perché lui ha “affrontato in modo significativo ogni singola questione che la comunità nera abbia mai segnalato. Per la prima volta qualcuno che si trovava sul lato repubblicano ha affrontato in modo significativo i problemi della gente di colore. I neri vogliono quello che vogliono tutti gli altri: vogliamo buoni lavori, vogliamo buone scuole, vogliamo strade sicure e solo per poter crescere le nostre famiglie”.
Kathy Barnette vede un futuro luminoso nel Partito Repubblicano e, più in generale, nel movimento conservatore, diversamente dal ‘mainstream’ che vorrebbe tutte le persone di colore assolutamente schierate con i ‘democratici’. La Barret, infatti, invita tutte le persone di colore ad usare la propria testa: “io sono il sogno americano. Questo è anche il mio paese e non mi vedo come un visitatore”.
Kathy Barret è una donna ricca di vita vissuta, portatrice di una personalità straordinariamente ricca, come lei stessa dice nel suo sito elettorale : “Nonostante le mie origini, sono stata la prima della mia famiglia a completare l’università. Ho trascorso dieci anni nelle riserve delle forze armate, dove sono stata accettata alla scuola per ufficiali. Ho lavorato nell’industria finanziaria, nell’ università come professore aggiunto di finanza aziendale. Per oltre quattro anni sono stata un ospite regolare su Fox News. La mia storia si svolge in America. Non starò in piedi fuori ad aspettare che qualcuno mi ammetta nel sogno americano. Io sono il sogno americano”.
Kathy Barnette incontrerà il prossimo 28 ottobre gli studenti ed i professori della Eastern University di Filadelfia e certamente testimonierà il suo impegno a favore della bellezza della vita, della famiglia e di quella felicità che stanno al cuore della civiltà americana.
21/10/2021
Luca Volontè
https://www.provitaefamiglia.it/blog/concepita-da-uno-stupro-ora-da-pro-life-si-candida-al-senato-usa