Il periodo dell’AVVENTO per il cristiano è il “tempo forte” dell’attesa e della preparazione del Natale. Quattro settimane in cui il discepolo del Signore Gesù è invitato a assumere atteggiamenti e modalità idonee per accogliere nel proprio cuore, la notte di Natale, il “festeggiato”. La nostra proposta per questo Avvento 2021 è di riflettere sulle tre “virtù teologali”: fede, speranza, carità.
Cos’è la virtù?
“La virtù è una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona, non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. Con tutte le proprie energie sensibili e spirituali la persona virtuosa tende verso il bene; lo ricerca e lo sceglie in azioni concrete: «Il fine di una vita virtuosa consiste nel divenire simili a Dio»” (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 1083).
In altre parole possiamo affermare che le virtù sono decisioni stabili di praticare il bene che si perfezionano con l’abitudine. “Esse procurano facilità, padronanza di sé e gioia per condurre una vita moralmente buona” (CCC n. 1084).
Quante e quali sono le virtù?
Le virtù sono sette. Tre definite “teologali”: fede, speranza e carità. Quattro definite “cardinali”: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.
Le “virtù teologali” “fondano, animano e caratterizzano l’agire morale del cristiano. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali. Sono infuse da Dio nell’anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna. Sono il pegno della presenza e dell’azione dello Spirito Santo nelle facoltà dell’essere umano” (CCC n. 1813).
Le “virtù cardinali” sono quattro e hanno la funzione di “cardine”, cioè di base, di sostegno, di orientamento. Tutte le altre si raggruppano attorno ad esse. Noi abbiamo già fatto delle riflessioni in passato (cfr. voce: virtù cardinali)
La fede
Cos’è la fede?
“La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato, e che la Chiesa ci propone da credere, perché egli è la stessa verità. Con la fede « l’uomo si abbandona tutto a Dio liberamente »” (CCC n. 1814).
Approfondiamo la “virtù della fede” ascoltando questa riflessione di Don Maurizio Mirilli parroco del Santissimo Sacramento a Roma.