Una tabella pubblicata due giorni fa dal Corriere dice tutto sulla situazione attuale: il 5 novembre del 2020 i nuovi casi erano 34.505, alla stessa data di quest’anno sono stati 6.764. Ma la differenza è ancora più alta se si considerano i ricoveri, 23.256 contro 3.124, le terapie intensive, 2.391 contro 395, e i morti per Covid, 445 contro i 51 del 5 novembre 2021. Insomma non sono soltanto molti di meno i contagiati ma soprattutto la malattia colpisce in forme meno gravi e fa un numero enormemente inferiore di vittime. Siamo ancora in piena pandemia, in tutta l’Europa si parla di quarta ondata, non ci sono certamente motivi per gioire. Ma chi può onestamente negare il fatto che i vaccini ci stanno proteggendo, che le misure prese stanno aiutando la società e l’economia a rimettersi in moto.
Caro direttore,
purtroppo, l’argomento vaccino contro il Covid viene discusso, ogni giorno, da persone che hanno poca conoscenza dell’argomento. Se fosse possibile, si potrebbero fare tre domande a chi è contro il vaccino: perché nei Paesi in cui la percentuale di vaccinati è molto bassa, la mortalità e i ricoveri in terapia intensiva sono sinora molto alti? Nel mondo, a oggi, si sono vaccinate oltre tre miliardi — miliardi — di persone e gli effetti collaterali del vaccino sono rimasti nelle percentuali degli studi clinici. Come mai, in questa fase non siamo in lockdown, mentre l’anno scorso eravamo tutti rinchiusi nelle nostre case? A cosa è dovuto questo cambiamento?
Sergio Guadagnolo
Caro signor Guadagnolo,
Una tabella pubblicata due giorni fa dal Corriere dice tutto sulla situazione attuale: il 5 novembre del 2020 i nuovi casi erano 34.505, alla stessa data di quest’anno sono stati 6.764. Ma la differenza è ancora più alta se si considerano i ricoveri, 23.256 contro 3.124, le terapie intensive, 2.391 contro 395, e i morti per Covid, 445 contro i 51 del 5 novembre 2021. Insomma non sono soltanto molti di meno i contagiati ma soprattutto la malattia colpisce in forme meno gravi e fa un numero enormemente inferiore di vittime. Siamo ancora in piena pandemia, in tutta l’Europa si parla di quarta ondata, non ci sono certamente motivi per gioire. Ma chi può onestamente negare il fatto che i vaccini ci stanno proteggendo, che le misure prese stanno aiutando la società e l’economia a rimettersi in moto? Sono sicuro che le cose andrebbero ancora meglio se salisse la percentuale dei vaccinati e se tutti, davvero tutti, facessero la loro parte. Invece abbiamo ancora di fronte una minoranza che nega l’evidenza, che si muove rumorosamente in piazza senza rispetto degli altri, che oppone alla razionalità teorie fantasiose lette sul web. In nome della libertà si rifiutano i vaccini e il green pass. Non si capisce però cosa vogliano fare in alternativa a queste misure: un tana liberi tutti che ci riporterebbe ai mesi più tremendi della pandemia? L’unica strada che si propone è quella di puntare tutto sulle cure. Certamente dobbiamo farlo, sono già a buon punto farmaci che hanno dimostrato efficacia. Saranno nei prossimi anni, insieme ai vaccini, l’arma principale della battaglia contro il Covid. Ma dobbiamo decidere ora e non in futuro cosa fare. E la cartina dell’Europa con le uniche aree verdi (dunque meno colpite dal coronavirus) in Italia ci dimostra che la strada è giusta. E che le teorie no vax sono pericolose.
Luciano Fontana
Corriere della Sera
8 Novembre 2021