«Basta salvataggi in mare», «Gli immigrati sono troppi», «Tutti in Italia e in Europa», «Gli immigrati ci rubano il lavoro… e non pagano le tasse», «Aiutiamoli a casa loro», «Sono tutti terroristi », «L’Italia agli italiani», «Il business dell’ accoglienza », «Con i migranti prostituzione e degrado dilagano», «Hanno tutti il telefonino»: dieci punti – e altrettante fake news- per spiegare le migrazioni oggi in Italia.
È il dossier online «10 cose da sapere su migranti e immigrazione» redatto dall’Ufficio politiche migratorie e protezione internazionale di Caritas Italiana. Per ogni tema tre punti: «La gente dice», «I fatti» e «La Chiesa si impegna». L’obiettivo è smontare, dati alla mano, notizie in circolazione sul tema immigrati. Per esempio, con «Aiutiamoli a casa loro» il dossier Caritas spiega come gli studi dimostrino che «gli immigrati non arrivano dai Paesi più poveri del mondo e non sono i più poveri dei loro Paesi: per emigrare occorre disporre di risorse». Nel riquadro su «La Chiesa si impegna» viene ricordata l’iniziativa Cei «Liberi di partire, liberi di restare» che ha destinato 30 milioni di euro dei fondi 8xmille da investire in tre anni nei Paesi di provenienza dei migranti. Sull’affermazione che la maggior parte dei migranti e rifugiati sia in possesso di un telefonino, invece, non si sa che nei Paesi poveri sono disponibili smartphone a buon mercato e che non sono un bene di lusso ma «un possibile salvavita in caso di pericolo». Per cui alla domanda se è più importante il cibo o il telefonino «la quasi totalità dei richiedenti asilo in viaggio sceglierà il secondo». E gli stranieri che «non pagano le tasse»? Secondo i dati della Fondazione Moressa dal 2010 al 2016 l’Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell’1,6%.
Un’altra importante iniziativa per rafforzare la comunicazione su immigrati, rifugiati, richiedenti asilo, italiani nel mondo, rom, sinti: è rappresentata da www.migrantestudi.migrantes.it, voluto dalla Fondazione Migrantes e dedicato agli studi realizzati dall’organismo pastorale Cei. Un portale, dice il direttore generale della Fondazione don Gianni De Robertis, per un’informazione «sul mondo migratorio sempre più scevra da strumentalizzazioni».
Raffaele Iaria
Avvenire, 6 marzo 2018, pag. 30
LEGGI: Dossier. 10 cose da sapere su migranti e immigrazione