G. Brienza (a cura di) –LE SERATE DI SAN PIETROBURGO OGGI (Vol. 3), Solfanelli editore, pp. 184, Euro 15 (Presentazione di Alain de Benoist)
Dopo oltre due secoli dalla morte ci sono evidentemente ancora studiosi che riconoscono a Joseph de Maistre (1753-1821) il valore che merita, quello cioè di un vero maestro di saggezza, di rigore morale e di acume politico.
Il curatore di questo nuovo volume che, come i precedenti, riprende fin dal titolo l’importante opera Le serate di San Pietroburgo, o Colloqui sul governo temporale della Provvidenza (1821), è un giornalista e saggista che, per le proposte, gli autori, le idee e le battaglie che “attualizza” e rilancia nel solco del pensiero del Conte savoiardo è da annoverarsi fra i “proscritti” della dittatura del relativismo.
Come rilevato da Marcello Veneziani in un saggio significativamente pubblicato su una rivista ungherese, il Pensiero Unico «demonizza o delegittima le culture avverse, di tipo cattolico, conservatore, tradizionale o nazionale. Innalza cordoni sanitari per isolare i non allineati, squalifica le culture di destra, bollate ieri come aristocratiche e antidemocratiche, oggi come populiste e razziste-sessiste; da alcuni anni preferisce fingere che non esistano, decretando la morte civile dei suoi autori».
Provando ad uscire dall’esilio interiore, gli autori di questo volume continuano però a seguire nella prospettiva del diritto naturale e cristiano alcuni dei temi etici fondamentali dei tempi attuali, dall’eutanasia all’aborto, dall’attacco alla famiglia e alla natalità alla libertà educativa e d’espressione, per “dichiarare guerra” a 360 gradi al politicamente corretto.