I sindaci di Piossasco, Collegno, Settimo Torinese, Moncalieri, Nichelino, Chieri, Beinasco, Borgaro, Gassino e Caselette – tutte località del Piemonte – hanno annunciato che in futuro seguiranno l’esempio del sindaco Appendino, riconoscendo a (s)favore dei minori la doppia maternità o la doppia paternità. Tutti e dieci i sindaci sono del centrosinistra.
L’appello era stato lanciato dal coordinatore del Torino Pride, Alessandro Battaglia: “Non possiamo che essere felici della decisione assunta dai 10 primi cittadini di mettersi a disposizione di tutte le coppie omogenitoriali che faranno richiesta di regolarizzare la loro posizione genitoriale. Le nostre battaglie di civiltà e uguaglianza non finiscono qui e chiediamo a tutte le sindache e a tutti i sindaci di fare capire al legislatore quanto alcune questioni siano da risolvere in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. La società è pronta”.
Visti i precedenti simili in tema di principi non negoziabili violati a livello amministrativo, non stupisce il silenzio di prefetti e magistrati in merito a questa dichiarazione di voler violare la legge da parte di non pochi sindaci del Piemonte.
Gender Watch, 2 maggio 2018