I “paladini dell’aborto” nascondono, occultano e offuscano la sofferenza della donna e i rischi fisici e psicologici che deve affrontare sottoponendosi all’interruzione volontaria della gravidanza.
Un documento del Dipartimento della Sicurezza Nazionale descrive i seri pericoli di attentati ai giudici della Corte Suprema statunitense, ai pro vita e alle chiese, a seguito della pubblicazione della bozza di sentenza anti-aborto. Tra le minacce, “l’incendio o l’assalto alla Corte Suprema degli Stati Uniti e l’omicidio dei giudici e dei loro impiegati”, nonché di membri del Congresso.
Nella bozza a firma del giudice Alito, che intende annullare sia la Roe vs Wade (1973) che la Casey vs Planned Parenthood (1992), si sottolineano vari punti critici delle due sentenze abortiste: la Costituzione non prevede un diritto all’aborto, la Roe e la Casey sono antidemocratiche (usurpando il potere legislativo) e avallano una falsa libertà.
La bozza della Corte Suprema statunitense, a firma del giudice Alito, spiega che il principio dello stare decisis non può vincolare il giudice, se i precedenti sono erronei come la Roe vs Wade e la Casey vs Planned Parenthood. Queste sentenze hanno stabilito una soglia arbitraria come la possibilità di sopravvivenza del feto, e causato sia danni sociali che giuridici. La bozza Alito fissa inoltre i principi che le leggi in materia di aborto dovranno rispettare, se decadranno la Roe e la Casey.
Seconda bocciatura al Senato per la legge Women’s Health Protection Act. La bocciatura servirà a livello psicologico ai giudici conservatori della Corte Suprema per confermare anche in futuro la decisione di cancellare la sentenza Roe, in un momento in cui su di loro si sta esercitando una pressione mass-mediatica e politica elevatissima. Biden ha reagito in modo stizzito.
La Corte suprema statunitense intende votare per annullare la legge del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti