Una commovente canzone che narra poeticamente il momento in cui i ruoli si invertono e il figlio diventa il custode della MADRE ormai FRAGILE.
Per fare passi avanti nella speranza – il tema di questo anno giubilare – e nel progresso civile, tante volte non bisogna inventare, ma imparare a riconoscere.
SAMUELE PINNA, “CHI SI AIUTA DIO L’AIUTA. BREVI RIFLESSIONI PER LA SOPRAVVIVENZA (CATTOLICA)”. Don Samuele è uno studioso, autore di diversi volumi di teologia e di spiritualità. Riconosce come propri maestri e punti di riferimento il cardinale Giacomo Biffi, il cardinale svizzero Charles Journet- uno dei più importanti (e ortodossi) teologi del XX Secolo, e infine Benedetto XVI.
Il destino della storia è già scritto, ed è un destino di piena affermazione della dignità dell’uomo e dei suoi diritti.
Al di là della retorica vuota o strumentale, alle origini delle costituzioni ritroviamo l’idea classica e cristiana della libertà dell’essere umano che prende forma giuridica nel Medioevo. A rompere l’equilibrio in età moderna sarà l’avvento della sovranità assoluta.
Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Europa non può più ignorare le proprie debolezze strategiche. Per decenni, ha vissuto nell’illusione di un sostegno americano incondizionato, rifugiandosi in un immobilismo burocratico che ha soffocato ogni ambizione federale. Oggi, però, il mondo si sta riorganizzando attorno a nuove potenze e conflitti.
Sta cambiando la mappa politica dell’Europa e ha già sconvolto quella degli Stati Uniti d’America, la destra vince perché la sinistra ha perso il treno della storia, Trump è alla Casa Bianca ed è solo l’inizio di un ciclo conservatore lungo.
Attenzione, grossa novità sul fronte scioperi. Finisce il giochino delle agitazioni che rovinano i weekend di milioni di italiani.
Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Europa non può più ignorare le proprie debolezze strategiche. Per decenni, ha vissuto nell’illusione di un sostegno americano incondizionato, rifugiandosi in un immobilismo burocratico che ha soffocato ogni ambizione federale. Oggi, però, il mondo si sta riorganizzando attorno a nuove potenze e conflitti, mentre l’Europa continua a dividersi in sterili battaglie culturali.
Sono sempre di più, e non sono “effetti collaterali”, le vittime civili, ovvero il totale di feriti e uccisi, delle guerre e dei conflitti nel mondo, di cui il 1° febbraio si celebra la Giornata nazionale. I Paesi più colpiti sono Gaza, con il 39% del totale delle vittime civili nel 2024, poi Ucraina, Libano, Sudan e Myanmar.