Forse, l’unico modo di sopravvivere per l’Europa, superando, come suggerisce Bernabè nel suo saggio, anche le sue crisi demografica e religiosa, è quello di unirsi ancor più di oggi agli Usa. Accettando di trasformare la Nato in un’alleanza globale estesa all’Indo-Pacifico, abbandonando le fantasie dell’autonomia della sicurezza europea. La recensione del generale Carlo Jean.
Capita spesso che agli analisti geopolitici venga posta questa fatidica domanda: «Cosa succederà adesso?», oppure: «Come andrà a finire?». Certo, «il pubblico da casa» vuole saperlo, e a volte aspetta la risposta con ansia. Ma chiunque risponda con sicurezza e in modo univoco nella migliore delle ipotesi tira a indovinare, nella peggiore dice quello che «il pubblico a casa» o il giornalista vogliono sentirsi dire.
Strategiche per la tecnologia moderna, sono assai più abbondanti di quanto potrebbe far immaginare il loro nome “terre rare”; ma per il loro isolamento richiedono metodi complessi e inquinanti. Abbondano soprattutto nella Cina, che ne detiene l’85 per cento, di alcune di esse quasi il 100 per cento.
In questi giorni mi tornano alla mente le immagini del colloquio avvenuto venerdì alla Casa Bianca tra D. Trump e V. Zelensky. Più che un incontro, è apparso un “match” tra due egocentrici.
La donna ha il totale diritto ad essere coinvolta nella vita ecclesiale, sociale e politica, non tralasciando il suo ruolo di moglie e di madre. E’ perciò doveroso operare, affinché l’organizzazione societaria e dei servizi, consenta la sua presenza e la sua partecipazione nei vari settori.
Un interessante articolo pubblicato sul sito cattolico Tradizione Famiglia Proprietà (TFP) a firma di John Horvat si sofferma sull’attuale crepuscolo della sinistra, che sta ovunque perdendo consensi per diventare sempre più anziché un luogo di incontro e lotta delle classi lavoratrici e popolari il megafono delle élite ricche, degli intellettuali e degli accademici che coccola raccogliendo e rilanciandone i programmi impopolari e woke.
Il coro di proteste circa le scelte di Trump legate all’assistenza all’estero e in particolare all’UsAid conferma che gli USA sono il Paese che finanzia più aiuti umanitari. E senza neanche un “grazie”. La gestione impropria dell’UsAid, con progetti ideologici, mette a rischio anche i progetti buoni. Ma Rubio rassicura.
“Peggio ancora di un semplice spreco, l’USAID ha sistematicamente esportato la Rivoluzione Sessuale in paesi che non la vogliono”, ha affermato la presidente del Ruth Institute, la dottoressa Jennifer Roback Morse, in risposta al recente congelamento delle spese dell’USAID.
Le élite politiche europee si sono scandalizzate per lo storico discorso alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, ma il vice-presidente americano ha messo il dito nella piaga di un’Europa che tende pericolosamente all’autoritarismo e che, se non inverte la rotta, va verso il suicidio.
Il fossato tra Stati Uniti ed Europa si va ampliando sempre più. Sono ormai innumerevoli i temi sui quali i due mondi viaggiano divisi.