L’altro aspetto della violenza, le false denunce contro i mariti e le oppressioni morali delle donne stalker.
Il rapporto annuale di Human Right Watch chiama alla mobilitazione in difesa delle libertà individuali e critica l’inerzia della politica. Gravi le responsabilità dei Paesi a tradizione democratica e liberale nell’indebolimento del diritto e della giustizia internazionali.
Il recente volume “Ripartire dall’Europa. Ripensare l’Unione”, propone ai lettori una riflessione sul futuro dell’Unione europea, prendendo le mosse dall’analisi del progetto originario dei Padri fondatori e mettendo in luce le criticità che negli anni sono emerse.
Il discorso di insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato a presidente degli Stati Uniti d’America è stato un discorso piuttosto muscolare, riprendendo in gran parte gli elementi principali della sua campagna elettorale. Trump sferra un colpo secco all’ideologia green, quindi un fermo proposito sulla ideologia gender: “ci sono solo due generi: maschile e femminile” e fine anche delle censure più o meno larvate.
Niente di quello che sta accadendo è una sorpresa per chi ha seguito i 4 anni di campagna elettorale del nuovo capo della Casa Bianca. Ma annunci per compiacere gli elettori e realtà vanno distinti.
Trump ha parlato mostrando di credere in quel che dice. E quel che dice, a quanto pare, è ciò in cui l’America crede. È un’America che con l’ennesimo colpo di reni rinasce dalle sue ceneri, forse entusiasmata dall’idea di diventare di nuovo grande, che Trump ha espresso senza cupezze, con un’assertiva solarità.
Più si avvicina la cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, più emergono i segnali di un grande riallineamento conservatore nella politica e nella società. Segnali inequivocabili soprattutto se confrontati con tante cose che abbiamo visto succedere solo pochi anni fa.
A restare delusi sono stati quanti seguitano a proporre Trump quale male assoluto e pericolo mondiale.
Ieri Donald Trump ha nuovamente giurato come presidente degli Stati Uniti. La campagna elettorale è finita. Già firmati i primi ordini esecutivi.
Il 47esimo presidente annuncia l’inizio di una nuova era dell’oro per l’America. Militari anti-migranti alle frontiere, stop al green deal, la bandiera Usa su Marte.