Inaccettabile da parte del sindaco Gualtieri la decisione di finanziare con quasi mezzo milione di euro l’educazione sessuo-affettiva intrisa di ideologia gender nelle scuole medie di Roma.
Al bando le iniziative “woke” nate sotto Biden.
Per Mark Zuckerberg e Meta stop alla censura, al fact-checking e all’ideologia woke. Convenienza politica certamente ma, ad inspirarli, anche una società di consulenza finanziaria basata su valori cristiani.
Il vento è cambiato: ancor prima dell’insediamento del nuovo presidente, l’agenzia ha chiuso l’Office of Diversity and Inclusion.
L’annuncio di Trump di nominare Gibson, Stallone e Voight suoi ambasciatori a Hollywood non va preso come un’americanata. Anche San Tommaso insegna che la cultura non può sfuggire all’azione di governo.
Inaccettabile da parte del sindaco Gualtieri la decisione di finanziare con quasi mezzo milione di euro l’educazione sessuo-affettiva intrisa di ideologia gender nelle scuole medie.
L’esperienza concreta di altre centinaia di casi in tutta Italia dimostra che, dietro il paravento del giusto contrasto alle discriminazioni, si nasconde in realtà l’introduzione nelle classi dell’ideologia Gender, cioè di un vero e proprio lavaggio del cervello dei minori sull’identità di genere “fluida”, sul cambio di sesso, sulla transizione sociale con la “Carriera Alias” e altri pericolosi temi ideologici.
La follia dell’essere “nati in corpi sbagliati”. La nostra intervista del venerdì è dedicata a Dianna T. Kenny, nota psicologa australiana specializzata nella disforia di genere: la quale nasce per contagio sociale tra pari.
L’Africa attende cambiamenti con la nuova amministrazione Trump. Perché finora, Usa e comunità internazionale vincolavano gli aiuti al rispetto dei “nuovi diritti” Lgbt. Il Ghana è il caso esemplare.
Permettendo agli uomini di invadere gli spazi riservati alle donne, le femmine si troveranno in un incubo e le femministe dentro un cortocircuito.