Il 3 e il 4 dicembre, il Partito Comunista Cinese ha tenuto a Pechino la “Conferenza nazionale sul lavoro riguardante gli affari religiosi”. L’ultima volta che una simile conferenza si era tenuta, nel 2016, era iniziata una più dura repressione nei confronti di tutte le confessioni religiose. Ora non ci si attende niente di meglio
All’origine dell’attacco la falsa accusa di aver amministrato battesimi. In realtà gli studenti cristiani sono in tutto 4 su 1500 alunni. Il vescovo di Sagar mons. James Athikalam: “C’è una strategia contro di noi. Le elezioni locali sono all’orizzonte e i leader nazionalisti cercano di guadagnare consensi attaccando le scuole cristiane”.
Jinping vuole migliorare il controllo “democratico” sulle religioni, lo ha dichiarato nel fine settimana durante i lavori di una conferenza religiosa nazionale, la prima tenuta in Cina dal 2016. A riportarlo oggi è l’agenzia statale Xinhua.
Per milioni di credenti in Corea del Nord, Arabia Saudita, Somalia, Brunei e Tagikistan festeggiare la nascita di Gesù è illegale e bandito a titolo definitivo. Chiese e croci sono vietate, mentre le adunanze cristiane di qualsiasi tipo devono essere fatte in totale segretezza.
Il manager di una fabbrica del Punjab, originario dello Sri Lanka, aveva staccato un manifesto con sopra dei versetti del Corano. Circa 1000 estremisti lo hanno preso, picchiato a morte e dato alle fiamme
Padre Bako Francis Awesuh ha raccontato ad Aid to the Church in need il mese in prigionia dopo il rapimento da parte di musulmani Fulani. «La comunità internazionale deve accorrere in nostro aiuto»