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Migranti e povertà

A lezione da Jürgen Grässlin: “Chi semina armi, raccoglie profughi”

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Dalla Germania una fila ordinata di carri armati e missili è pronta per essere venduta a Paesi esteri in guerra. E da quei Paesi, in cui la guerra è alimentata anche dalle armi vendute dalle ditte tedesche, arrivano in Germania migliaia di migranti e richiedenti asilo. La graffiante vignetta di Martin Erl campeggia sulla parete della sala Urania a Merano. “Chi semina armi raccoglie profughi”, afferma Jürgen Grässlin, il più famoso pacifista tedesco che nei giorni scorsi è stato protagonista di una serata organizzata nella città lungo il Passirio dalla onlus Human rights International. Sul palco, a portare la sua testimonianza, anche don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi. Leggi

Il Papa e san Francesco tra accoglienza e prudenza. Integrare è accogliere ragionevolmente

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Papa Francesco nel volo di ritorno dal viaggio in Irlanda il 27 agosto 2018 nella conferenza stampa ha affermato: «Accogliere i migranti è una cosa antica come la Bibbia. […] È un principio morale. Su questo ho parlato, e poi ho visto che dovevo esplicitare un po’ di più, perché non si tratta di accogliere “alla belle étoile”, no, ma un accogliere ragionevole. E questo vale in tutta l’Europa. Leggi

Il diritto a non emigrare e i numeri di un fenomeno epocale

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Esiste un bene comune costruito su una identità culturale che va protetta, ma fa parte di questa identità accogliere e integrare, contro l’egoismo e l’individualismo. Accanto al diritto della persona di emigrare vi è anche quello di non emigrare, cioè di trovare nella propria patria le risorse per vivere e migliorare. Scrisse Benedetto XVI nel “Messaggio per la giornata del migrante e del rifugiato” del 2013: «Nel contesto socio-politico attuale, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il beato Giovanni Paolo II che “diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono ostantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione”  (Discorso al IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998)». Leggi