Qualche giorno fa sono capitata in Centrale, la stazione di Milano, alle 5.30 di mattina, quando “Milano dorme ancora”. Ho attraversato il portico in mezzo a un nugolo di giovani uomini dalla pelle scura che scrutavano la gente che passava. Probabilmente non avevano cattive intenzioni, ma di certo non è piacevole essere una donna sola in quella situazione. Sì, lo ammetto, ho provato paura. Leggi
Fermati in mare e respinti. Crimini contro l’umanità. Un’ Europa immobile di fronte a un mondo che spera in lei. Leggi
Il segretario dell’Onu Guterres: violenze nei campi. La Guardia costiera? Spara e minaccia. Leggi
La avrebbe obbligata a prostituirsi mentre era incinta, minacciandola, perché doveva rimborsare 40mila euro anticipati dalla sua sfruttatrice per farla arrivare in Italia. Leggi
Reato umanitario. Coro di no. Leggi
Un guida alpina francese, Benoît Ducos, ha tratto in salvo una famiglia di migranti che tentava di superare a piedi il Monginevro, nella neve alta. Rischia il carcere. Leggi
“I poveri sono i vostri tesori” Leggi
Mario Balotelli e Cécile Kyenge che cosa hanno in comune? Sono il volto dell’integrazione, mal riuscita, all’ombra del tricolore. Esempio di uomini e donne arroganti e spacconi che vogliono spiegarci, a tutti i costi, che l’immigrazione ha un colore, possibilmente arcobaleno, avvolto nella bandiera dei diritti, senza doveri, sventolata dalla sinistra. Quella sinistra politicamente corretta che si è indignata per l’elezione del primo senatore con la melanina scura della storia della Repubblica italiana: Toni Iwobi. Leggi
«Basta salvataggi in mare», «Gli immigrati sono troppi», «Tutti in Italia e in Europa», «Gli immigrati ci rubano il lavoro… e non pagano le tasse», «Aiutiamoli a casa loro», «Sono tutti terroristi », «L’Italia agli italiani», «Il business dell’ accoglienza », «Con i migranti prostituzione e degrado dilagano», «Hanno tutti il telefonino»: dieci punti – e altrettante fake news- per spiegare le migrazioni oggi in Italia. Leggi
Ci sono condizioni di vita che scarnificano, abradono via ogni scorza di menzogna, buona o cattiva, ogni ipocrisia di protezione, ogni manierismo di facciata. A volte la chiamano follia, tanto è acida la verità che ci viene posta davanti senza filtri.