Una tragedia umanitaria che sta assumendo dimensioni apocalittiche. Idlib, Lesbo: milioni di civili, donne, bambini, anziani costretti a vivere, se di vita si può parlare, in condizioni disumane. Un quadro drammatico che investe anche la Libia. A darne conto a Il Riformista è Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Una breve riflessione sul fenomeno migratorio, argomento complesso e tortuoso, a volte analizzato con pregiudizi che originano esasperazioni. Per oltrepassare la logica dell’emotivismo e del qualunquismo proporrò unicamente alcuni input, lasciando al lettore le conclusioni..
Al bluff del fantomatico accordo europeo per la ridistribuzione nei paesi Ue dei migranti illegali sbarcati in Italia e a Malta, il governo aggiunge gli annunci di clamorose quanto inesistenti svolte nella gestione dell’immigrazione clandestina, forse per oscurare il fatto che in un mese gli sbarchi sono quadruplicati (da 22 a 81 al giorno)
La Lamorgese deve fare i conti con il fallimento del pre-accordo in Lussemburgo. Solo tre Paesi hanno si sono uniti all’accordo di Malta.
Mentre al largo di Lampedusa affonda un altro barchino, tutti i giornali si rendono conto che quello del governo era solo un bluff. L’Europa è divisa e non vuole aiutare l’Italia. Leggi
L’accordo tra Stati Ue “volonterosi” per redistribuire i migranti non funzionerà. Sarà solo un pull factor destinato a incrementare i flussi. Leggi
Il cosiddetto “accordo di Malta” è un bluff: i giornali ne parlano però nessuno ha visto il testo. È solo un vertice da cui l’Italia esce sconfitta. Leggi
La linea della neoministra dell’Interno Lamorgese rimane quella di tenere alta la vigilanza in mare. Ma dalla Libia arrivano notizie di un allentamento dei controlli sul territorio.
Carola Rackete è stata ospite di Piazzapulita. Corrado Formigli ha fatto capire cosa intenda per informazione televisiva. Leggi
Riaprire in modo indiscriminato i porti alle condizioni di Berlino e Parigi (che al momento sono le stesse del 2015) è una follia. Il governo giallorosso vuole dimostrare che non c’è bisogno di adottare la linea dura di Matteo Salvini per gestire la crisi migratoria. Il premier Giuseppe Conte è convinto che instaurando un nuovo rapporto di fiducia con i partner dell’Unione Europea incasserà anche la loro solidarietà. Ma tutto dimostra il contrario e prima di riaprire i porti in modo indiscriminato, il governo farebbe bene a pensarci due volte. Leggi