L’accordo tra Stati Ue “volonterosi” per redistribuire i migranti non funzionerà. Sarà solo un pull factor destinato a incrementare i flussi. Leggi
Il programma di governo del Conte Secondo sembra aver trovato una mediazione in materia di immigrazione, in termini abbastanza vaghi per tenere insieme istanze contrastanti. A parte la confusione tra «gestione dei flussi migratori» e «gestione dei flussi per asilo», un punto ritorna, pressoché scontato nelle politiche migratorie non solo italiane: «La lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina». Al centro del discorso figura inevitabilmente il ruolo dei trafficanti, anche se si spera di vedere finalmente rimosse dal linguaggio politico le surreali accuse di complicità («vice-scafisti») a chi si prodiga per salvare le persone in mare. I trafficanti nell’immaginario collettivo formano una galassia indistinta, spesso confusa con la tratta di esseri umani, con la riduzione in schiavitù e con altre nefandezze. Leggi
Conte ha chiesto ancora una volta alla von der Leyen il superamento dei criteri di Dublino. Ma è una richiesta irrealizzabile. Leggi
La Cedu respinge il ricorso della Sea Watch3, che vuole a tutti i costi sbarcare i 43 clandestini a Lampedusa. L’obiettivo non è umanitario, ma politico: dimostrare che Salvini si può battere. E il video diffuso ieri dalla ong è la prova della strumentalizzazione di questi poveretti per interessi di bottega: usarli come “scudi umani”, giocando sulla loro pelle, con emotività e attraverso bugie mediatiche, non è affermare il loro rispetto, ma la loro futura solitudine. È questa la cinica danza macabra buonista che le ong alimentano, la Sinistra sostiene e la Chiesa scambia per carità. Leggi
«L’attualità di un impegno nuovo » dice il titolo del convegno che si conclude oggi a Caltagirone e che ha celebrato il centenario dell’appello ‘Ai liberi e forti’ di don Luigi Sturzo. Tra i temi che connettono il manifesto politico sturziano con il nostro tempo compaiono anche i fenomeni migratori. Allora si trattava di tutelare e promuovere l’emigrazione italiana nel mondo, oggi di gestire una mobilità internazionale che comprende non solo l’arrivo di immigrati stranieri nel nostro Paese (perlopiù – nonostante la narrativa politico-mediatica dominante – donne, europei e di tradizione cristiana), ma anche nuove emigrazioni dall’Italia verso l’estero. Il flusso in uscita in realtà non si è mai del tutto interrotto, ma ha assunto nuova lena con la crisi economica iniziata nel 2008 e si è rafforzato negli ultimi anni. Leggi
Se lei cadesse, cosa succederebbe?”. “Gli africani si muoverebbero in massa verso l’Europa… e il Mediterraneo diventerebbe un caos”. Il botta e risposta è tra l’esperto inviato di guerra Fausto Biloslavo e Muhammad Gheddafi, nell’ultima intervista concessa dal rais prima che venisse ucciso. A guardare la Libia di oggi, otto anni dopo, sembra che Gheddafi fosse ben consapevole della sua importanza, per la stabilità del Paese di cui è stato sovrano assoluto in oltre quarant’anni e per l’intero scacchiere mediterraneo. Leggi
Nel 2017, 2016 e 2015 il nostro paese ha sempre capeggiato la classifica delle cittadinanze concesse a immigrati stranieri in Unione Europea. Germania mai oltre il terzo posto. Tri-campione europeo per numero di naturalizzazioni di cittadini stranieri, per quasi il 90 per cento non-Ue, è l’Italia. Nel calcio attualmente non siamo più i fulmini di un tempo, ma in materia di cittadinanza nazionale concessa a residenti stranieri Francia, Spagna, Germania e Regno Unito restano alle nostre spalle da un intero triennio. Nel 2017, nel 2016 e nel 2015 (gli ultimi tre anni per i quali sono disponibili le statistiche Eurostat ufficiali) l’Italia ha sempre capeggiato la classifica delle naturalizzazioni di cittadini stranieri, con cifre superiori al centinaio di migliaia: 146.605 nel 2017, 201.591 nel 2016 e 178.035 nel 2015. Nei due anni precedenti (2014 e 2013) l’Italia era stata rispettivamente il secondo e il quarto paese europeo per maggior numero di cittadinanze concesse a stranieri. Leggi
Un pachistano è stato arrestato, a Viterbo, lo scorso primo giugno, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di due ragazzine di 11 e 13 anni. L’uomo aveva ricevuto regolare permesso di circolare sul territorio nazionale grazie a una decisione del tribunale di Firenze dal quale aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione, semplicemente dichiarandosi omosessuale. Leggi
“Ciascuno deve vivere nel suo paese. Come un albero, ciascuno ha il suo suolo, il suo ambiente in cui può crescere perfettamente”. Parole e musica del card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino, africano della Guinea, considerato da più parti un baluardo del millenario insegnamento della Chiesa cattolica da opporre a venti secolari che soffiano come una burrasca. La sua voce irrompe anche sul tema spinoso dell’immigrazione. Leggi
La maggior parte dei migranti che arrivano in Europa è «sostanzialmente in buona salute». Leggi