Marco Cappato, nella sua reazione a caldo della bocciatura del referendum sulla legalizzazione dell’eutanasia, da parte della Corte Costituzionale, ne dice almeno una giusta. I radicali non si arrenderanno e utilizzeranno i soliti metodi, dalla disobbedienza ai ricorsi, per legalizzarla. Ancor più che il suicidio assistito è già di fatto legale.
La bocciatura del referendum sull’omicidio del consenziente è sacrosanta, ma la stampa sembra non aver capito che c’è differenza tra il quesito proposto dai Radicali e l’eutanasia. Peggio dei giornali, hanno fatto solo i politici.
Lo scopo delle cure palliative è il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti terminali e per le loro famiglie.
L’APPELLO DI PALLIATIVISTI E PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA
La senatrice Udc: la legge in discussione alla Camera è ambigua e solleva grandi perplessità sia nel mondo medico che in ambito politico, c’è molta demagogia nel mito dell’autodeterminazione assoluta
COSA DICE L’ULTIMO RAPPORTO PRESENTATO NEL 2019? Una legge all’avanguardia, ma un’offerta inferiore alle necessità. Si presentano così le cure palliative nel nostro Paese, secondo quanto emerge dall’ultimo Rapporto al Parlamento sulla 38/2010, una legge che tutela «il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore» (art. 1).