Philip Nitschke dice che la sua capsula per l’eutanasia sarà presto disponibile in Svizzera. E i fornitori delle “buona morte” si agitano: come si può preferire un boia tecnologico al posto di uno specialista in carne e ossa?
INTERVISTA A MONS. FRANCESCO CAVINA, VESCOVO EMERITO DI CARPI, SUL PROSSIMO REFERENDUM SULL’EUTANASIA LEGALE.
MONS. SUETTA: “UNA VISIONE CHE SIA AUTENTICA E NATURALE, NON PUÒ ESSERE ACCETTATA SOLTANTO DA CHI PROFESSA LA FEDE CRISTIANA, MA ANCHE DA CHI CUSTODISCE UNA VISIONE DELL’UOMO CONFORME ALL’EVIDENZA DELLA SUA NATURA E DEL MODO IN CUI LA NATURA SI MANIFESTA E ORIENTA LA VITA STESSA DELL’UOMO”.
Tutti coloro che lottano in favore dell’eutanasia dicono sempre che si tratta di una pratica molto regolamentata e riservata solo ai malati terminali o a quelli che soffrono di gravi malattie croniche. Anche se fosse davvero limitata a questi casi l’eutanasia sarebbe comunque, secondo noi, inaccettabile, ma l’esperienza di tutti quei paesi che hanno legalizzato l’eutanasia anni fa dimostra chiaramente che queste limitazioni sono destinate a venire meno.
La commovente lettera aperta di una donna gravemente disabile al tetraplegico marchigiano che ha chiesto di essere aiutato a morire.
Per la seconda volta Rebelo de Sousa ha posto il veto alla legge sulla “buona morte”, che ora non può più essere votata a causa delle imminenti nuove elezioni. Tutti lo accusano di essere «cattolico» e «cinico», ma il suo coraggio ricorda quello di re Baldovino