Il video realizzato dall’Associazione Pro Vita & Famiglia (riportato qui accanto), appare a chi riceve le informazioni dall’Associazione Luca Coscioni o dagli strumenti di comunicazione schierati a suo favore, e purtroppo sono la maggioranza, un video irreale, ingannevole e assurdo. Invece illustra molto chiaramente cosa accadrà in Italia se fosse legalizzata l’eutanasia.
Impressionante è “la soppressione” nel 2016 di una donna di 74 anni affetta da demenza senile, episodio che portò in tribunale la dottoressa Catharina A., poi assolta dalla Corte Suprema Olandese. Cosa successe quel giorno?
Il Fine Vita: una pratica ormai diffusa che i laicisti vogliono legalizzare.
Il settimanale liberal inglese “The Economist” analizza l’ondata mondiale di leggi (varate, richieste, modificate) per rendere lecita la morte a richiesta. E mostra una scomoda verità culturale
Il cartellone pubblicitario ha campeggiato e campeggia ancora su qualche grande strada di Roma. Vi è rappresentato un giovane di bell’aspetto con un’espressione sorniona che fa – inutile girarci attorno – il gesto dell’ombrello. Il messaggio pubblicitario, a caratteri cubitali, è esplicito: «Questo è il gesto che voi fate quando qualcuno vi parla di noi mentre state in ospedale». Più sotto l’indirizzo di un’agenzia funebre. Potrebbe sembrare solo una delle tante pubblicità di cattivo gusto che affollano gli schermi delle tv e dei pc, e le pagine di molti giornali. In realtà…
L’antico giuramento d’Ippocrate, prima che venisse modificato, recitava così: “Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo”. Per più di duemila anni questo giuramento ha tutelato i malati rispetto ai potenziali abusi dei medici, che s’impegnavano a non uccidere e a non facilitare la morte dei loro pazienti.