Nella Giornata mondiale di lotta alla Sla del 21 giugno l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica lancia l’iniziativa online che punta a censire e mettere in rete pazienti e famiglie.
Bambini e pre-adolescenti sempre più esposti ai DCA. Le richieste di aiuto sono salite durante la quarantena. Per l’esperta: «Sensazione di mancanza di controllo e riserve alimentari hanno favorito il binge eating disorder»
In una tavola rotonda il confronto tra professionisti della sanità e istituzioni per riconoscere i sintomi e gestire il dramma: «Prevenzione, collaborazione tra medicina generale e specialisti e telemedicina gli ambiti di intervento»
Individuare e potenziare nella Fase 2 azioni pastorali a sostegno dell’inclusione delle persone con disabilità, rese più vulnerabili dalla pandemia, sostenendo e accompagnando a 360° parrocchie, famiglie e strutture. È l’obiettivo degli Orientamenti pastorali appena diffusi dalla Cei. “Nascono da una richiesta di aiuto”, spiega la responsabile del Servizio nazionale dedicato a queste persone. E avverte: “Fare un progetto di vita è rileggere questo tempo e cogliere che cosa ci sta insegnando proprio a partire dai più fragili”.
Un numero crescente di adolescenti europei soffre di problemi di salute mentale, secondo uno studio pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo studio, Health behaviour in school-aged children (Hbsc), rivela un declino
del benessere mentale degli adolescenti in molti Paesi europei.
Tre mesi senza screening, danno indiretto della pandemia. Il Covid-19 ha fatto saltare visite e sottratto tempo prezioso. Il convegno e il progetto: serve un oncologo di famiglia.
Come sappiamo, la gravidanza è un tempo bellissimo, ma non privo di preoccupazioni. Sin dai primi mesi, le donne iniziano ad avvertire sintomi e si chiedono se il bambino stia bene o meno. E capita a tante di recarsi varie volte in ospedali o cliniche, giustamente, per sincerarsi della salute del proprio piccolo.
Contrordine compagni: l’idrossiclorochina non è pericolosa. L’Oms ha comunicato che il farmaco che tanta speranza aveva suscitato nella lotta al Covid può ancora essere utilizzato e testato. Le sperimentazioni sul farmaco erano state interrotte dopo la pubblicazione di uno studio apparso lo scorso 22 maggio sul Lancet, una delle più prestigiose riviste mediche al mondo, in cui uno studio retrospettivo condotto da una società di analisi di dati arrivava alla conclusione che la Clorochina non serve contro il Covid e che anzi i suoi effetti collaterali sono gravi e pericolosi.