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Dopo l’Umbria nel Pd (e nel Governo) è caos

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Dopo la batosta in Umbria in casa Pd esplode l’ormai consueto tutti contro tutti. Il segretario nazionale Nicola Zingaretti ha infatti parlato di “scissioni e disimpegni” riferendosi a Matteo Renzi e a Carlo Calenda, accuse ovviamente rispedite al mittente dallo stesso Calenda che ha affermato come la “situazione sia grave”.  Goffredo Bettini dal canto suo ha detto che “o si cambia registro o saranno inevitabili le elezioni”. Del resto a sinistra vi è la consapevolezza di essere dilaniati dalle divisioni, ma questo non impedisce di continuare sulla stessa strada. Leggi

Immigrazione, col nuovo governo Conte “la pacchia” è ricominciata

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Nuovi sbarchi e proteste a Lampedusa, dove la situazione all’interno dell’hot-spot è al collasso come negli anni in cui i governi di centro-sinistra hanno portato in Italia oltre 650 mila clandestini. L’aumento degli sbarchi coincide, non casualmente, con l’allontanamento di Salvini dal Ministero dell’Interno e con l’insediamento del nuovo governo. Soprattutto con le continue dichiarazioni di “discontinuità” che riaccendono le speranze negli scafisti, più ancora che negli emigranti. Maggiori flussi migratori non miglioreranno l’aspetto umanitario: è ampiamente prevedibile che, con essi, aumentino anche le tragedie in mare.

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Pachistano, dichiaratosi migrante omosessuale, violenta due ragazzine

By | Migranti e povertà, Senza categoria

Un pachistano è stato arrestato, a Viterbo, lo scorso primo giugno, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di due ragazzine di 11 e 13 anni. L’uomo aveva ricevuto regolare permesso di circolare sul territorio nazionale grazie a una decisione del tribunale di Firenze dal quale aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione, semplicemente dichiarandosi omosessuale. Leggi

Jihadisti in chiesa: uccisi il prete e 5 fedeli

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Una ventina di terroristi islamici hanno attaccato  la chiesa cattolica di Dablo, nel Nord del Burkina Faso, sparando sui fedeli riuniti per la messa. «Intorno alle 9 (le 11 in Europa) i terroristi sono entrati in chiesa e hanno cominciato a sparare. La gente cercava di fuggire ma sono riusciti a fermare alcuni fedeli e ne hanno uccisi cinque. Anche il prete che celebrava la messa è stato ammazzato — ha raccontato alla Afp il sindaco della città, Ousmane Zongo —. Poi hanno dato fuoco alla chiesa, ai negozi e a un ristorante prima di andare al centro medico e dare alle fiamme l’auto dell’infermiere». Leggi