Ad Assisi si aprono le celebrazioni per il terzo centenario francescano, dopo il presepe di Greccio e le Sacre Stimmate. Il commento dell’arcivescovo Sorrentino.
“Di fronte a tante altre sfide, Dio non si ferma mai: trova mille modi per arrivare a tutti e a ciascuno di noi, là dove ci troviamo, senza calcoli e senza condizioni, aprendo anche nelle notti più oscure dell’umanità finestre di luce che il buio non può coprire”.
“Oggi non si sono più ragioni filosofiche forti per essere ateo” (Gianni Vattimo). Alcuni intellettuali sono affascinati da Gesù, ma restano atei, altri si convertono. “Niente più ribelle che entrare nella Chiesa Cattolica” (Jon Fosse, premio Nobel 2023, convertito).
Cristo raggiunge la nostra carne oggi come allora, come a Betlemme duemila anni fa. Noi siamo la Grazia di Qualcuno che ci fa in ogni istante.
Mentre gli altri portano alla grotta degli oggetti: una botticella di vino, un canestro con dei pani, un agnellino… lui, il “Meravigliato” si presenta a mani vuote. O meglio, offre qualche cosa di diverso: la sua meraviglia e il suo stupore che notiamo nel suo comportamento.
Chi riconosce che il rapporto con il Signore Gesù offre luce e sapore alla sua esistenza, non può nascondere questa scoperta ma la deve comunicare agli altri con la testimonianza quotidiana ma pure arricchendo i famigliari, gli amici, i colleghi… con gli insegnamenti evangelici.
In vicinanza del Natale, di fronte alla crisi che la Chiesa e molti cristiani stanno vivendo, vogliamo tentare di rispondere all’interrogativo del Signore Gesù:«Ma il Figlio dell’uomo quando verrà, troverà la fede sulla terra?»