Una mamma racconta il calvario della sua prima gravidanza per dare speranza a tutti i genitori e per testimoniare la sua fede. Leggi
La 18enne, senza una gamba dopo un incidente, è stata ammessa alle selezioni per il concorso. Mirigliani: simbolo della forza di chi ama la vita. E lei: si può vivere la disabilità nella normalità. Leggi
Storia di Rolando Rivi, assassinato a quattordici anni da un gruppo di partigiani comunisti. Vittima dalle grandi ideologie del XX secolo. “Io sono di Gesù”, disse alla madre che lo implorava di nascondere la talare. Leggi
La diocesi di Roma ha pubblicato l’Editto in cui si annuncia l’apertura della causa della giovane morta nel 2012 dopo aver rimandato le cure di un tumore per portare avanti una gravidanza. Leggi
Dopo aver fatto abortire la sua ragazza si convertì e divenne prete. Oggi padre Stephen Imbarrato passa il tempo a pregare e aiutare le donne in procinto di abortire. Arrestato per questo ha dichiarato che la prigione «è un sacrificio minino per dare voce ai bambini». Leggi
Eletto tra le fila della Democrazia Cristiana La Pira fu primo cittadino di Firenze dal 1951 al 1957. Una figura la sua ricordata ancora oggi per il suo impegno a favore della pace nel mondo e per aver partecipato da giovanissimo accanto a Giuseppe Dossetti all’ assemblea costituente. È morto a Firenze nel 1977. Leggi
La testimonianza di Joy Bishara, una delle 276 ragazze rapite in Nigeria a Chibok dai terroristi nel 2014: «Dopo la fuga sono diventata davvero cristiana. È incredibile quello che Dio ha fatto nella mia vita». Leggi
La presentatrice ha raccontato di aver abortito poco più che maggiorenne. Un dolore sempre vivo impossibile da dimenticare. Leggi
Portata dalla Nigeria all’Italia con l’inganno come migliaia di ragazze ogni anno. Poi le violenze, la prostituzione coatta, ma anche la denuncia. E oggi l’impegno a Caserta nella Casa di Rut . Leggi
Un metodo, questo del lavorare in perdita, che ci pare si attagli perfettamente alla storia del villaggio sinti di Mestre. Oggi i ragazzi non solo vanno tutti alle scuole dell’obbligo, ma anche alle superiori. E, pian piano, lo stesso villaggio viene abbandonato: le famiglie vanno ad abitare in case “normali”, in giro per la città. Ci sono ancora sacche di disagio e di malcostume, ma molto ridotte rispetto ad un tempo. E la sfida è quasi vinta. Leggi