App contro la dipendenza da app. Ora per promuovere un uso responsabile della tecnologia gli sviluppatori puntano a tecnologizzare anche l’ultimo brandello di esperienza umana: il tempo perso. Leggi
Un saggio di David Patrikarakos, giornalista del “Guardian”, spiega perché oggi la Rete ha un peso superiore alle bombe e ai carri armati. Leggi
Discorso di Papa Francesco in occasione del premio giornalistico Biagio Agnes. Leggi
Nell’ultimo anno abbiamo parlato più volte di “media literacy” o “alfabetizzazione mediatica” come dello strumento più efficace per contrastare il caos informativo. Alla base di questa affermazione sta la convinzione che un lettore che conosce il funzionamento del mondo dell’informazione e del giornalismo sia molto più abile nel consumo di notizie e, di conseguenza, capace di distinguere più facilmente tra buon giornalismo e disinformazione. E abbiamo anche visto assieme alcuni progetti di alfabetizzazione mediatica diretti ai giovani. Leggi
“È molto difficile ‘normare’ un sistema così complesso, che si basa sulla necessità dell’apertura e che è – anche ideologicamente – organizzato per connettere reti”, spiega Michele Sorice, ordinario di innovazione democratica e di political sociology alla LUISS “Guido Carli”. E aggiunge: “Non ho mai amato i catastrofismi: non scommetterei mai sul fatto che la tecnologia possa cancellare l’elemento umano. Al tempo stesso, però, non sono neanche un iper-ottimista e non mi nascondo i rischi provenienti da tecnologie spesso invasive e pervasive”. Leggi
Utenti al centro e nuove responsabilità per le imprese e i colossi dei social. Largo alla figura del “controllore” nelle imprese. Tutti i ritardi italiani. Leggi
Qualche settimana fa, Mark Zuckerberg, il trentasettenne fondatore di Facebook, ha dovuto rispondere alle incalzanti domande dei senatori delle commissioni di Commercio e Giustizia di Capitol Hill, Washington. Il colloquio con i membri del Senato americano ha riguardato il caso Cambridge Analytica e le conseguenze di quest’ultimo sulle elezioni del presidente Trump. Leggi
Essere responsabili di quanto si fa dentro e fuori la Rete significa assumersi le conseguenze degli spazi in cui viviamo e diventarne parte, cittadini e cittadine. Mettersi in gioco impegna, ma ritrovare la potenza evocativa della parola ci fa riscoprire la relazione dei volti e il significato dei vissuti e delle azioni. Sia che siamo adulti, sia che siamo ragazzi, bambini. Provare per credere, giorno dopo giorno. Pole pole, come dice un detto africano… piano piano, a piccoli passi. Leggi
Ricordate di aver dato un consenso a Facebook perché raccogliesse e usasse i vostri dati? I vostri figli vi hanno dato quel consenso perché poteste postare le loro foto e i loro video sulle reti sociali? Leggi
Sepolcro imbiancato, osannare, agnello sacrificale, farisaico: sono alcune delle decine di parole ed espressioni di origine evangelica diffuse oggi in ambito profano, citate dal libro del professor Innocenzo Mazzini, già ordinario di Storia della Lingua latina all’Università di Macerata e autore di oltre 150 saggi di argomento storico-linguistico e di una ventina di volumi scientifici in Italia e all’estero (tra cui ‘Paola, diario di una vergine votata prima di nascere’), ‘Giornali e locuzioni cristiane’, che ha come sottotitolo ‘Per chi non sa quello che dice, legge o scrive’, pubblicato da Amazon. Leggi