Nel circuito mediatico, la tragedia di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele è già diventata il Giallo di Caronia. I giornalisti che per giorni hanno seguito le ricerche del bimbo dopo aver registrato la macabra scoperta del corpo senza vita della donna dj, ora stanno raccontando gli sviluppi delle indagini sulle cause della morte dei due.
A colloquio con Samuele De Grandis, cofondatore dell’app EmpatHero.
“VatiVision nasce con l’intento di affiancarsi alle piattaforme già presenti proponendo nel proprio catalogo prodotti audiovisivi dedicati alla diffusione di cultura, arte e fede, ispirandosi al messaggio cristiano. Si tratta di film e documentari spesso inediti e che vogliono contribuire alla richiesta di approfondimento da parte del pubblico di tematiche forti e centrali nella vita di ogni persona”. Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, amministratori delegati della piattaforma, presentano le novità di VatiVision.
Lo studio ha esaminato sette categorie di discorsi d’odio: generici, sessismo, omofobia, razzismo, antisemitismo, discriminazione territoriale, ideologie politiche. «Complessivamente sono stati identificati 679mila tweet e 263mila condivisioni, da parte di 148mila utenti unici, contenenti almeno un’offesa».
Ogni giorno ha la sua bufala. “Un cappio al pilota nero”, ma è per aprire il garage.
Pluralità di punti di vista, partecipazione ai dibattiti pubblici, controllo sulla correttezza e trasparenza dell’informazione anche sui social media: l’auspicio della delegazione della Santa Sede in tema di libertà di espressione si intreccia con la libertà di religione e il rispetto delle comunità.
Alcuni grandi brand, i due più famosi sono North Face e Patagonia, hanno annunciato che ritireranno la loro pubblicità dalla piattaforma in protesta contro l’inazione del social network.